La storia del Concorso

La storia dei concorsi fotografici a Sambuca di Sicilia, ebbe inizio nel duemilasei allorché fu formata l’associazione fotografica denominata “gruppo fotografico sambucese” e, fin da subito, con la formulazione del primo Concorso Fotografico Nazionale. Il concorso, con delibera assembleare unanime, venne dedicato a Calogero Cicero, il giovane fotoamatore sambucese, tragicamente scomparso in un incidente stradale, il quattordici del mese di maggio dell’anno 2004 nel pieno dell’annuale festa dedicata a Maria SS. dell’Udienza; quel concorso venne svolto quindi con la denominazione di: “1° Memorial Calogero Cicero”.

Per onorare la memoria di “Calogero” venne realizzato il “primo trofeo” consistente in una fusione bronzea eseguita dal Maestro Carlo Puleo, scultore, pittore ed incisore bagherese.

La fusione bronzea del Primo Trofeo “Calogero Cicero” 

In questa prima “chermesse fotografica“, si è voluto sceglierei senso spirituale e con una sezione a tema “Un fiore per Calogero“, da donare alla memoria del giovane fotoamatore scomparso. Negli anni successivi sono stati realizzati altri due concorso-memorial: il secondo nel 2008 in cui la sezione tematica specifica fu “Una luce per Calogero” ed un terzo nel 2010 con una sezione specifica dal tema “Un sorriso per Calogero.

Organizzare e portare brillantemente al traguardo questi tre concorsi non fu semplice; impegno continuo, profusione di energie e risorse ci hanno impegnato e fatto sudare. La gestione delle centinaia di stampe fotografiche e, alla fine dei lavori, la restituzione di decine e decine di pacchi, comportava la messa in campo di molta pazienza, manualità e perfetta organizzazione.

Nel 2011 arrivò la grande svolta, la migrazione ed il passaggio alla gestione tutta digitale dei concorsi. Non più foto cartacee da passarsi di mano in mano, da girare e rigirare, ma immagini sotto forma di files elettronici da poter proiettare su uno schermo o da poter osservare ed analizzare sopra un luminoso e grande monitor di un PC.

Molte le titubanze iniziali e molti i rischi legati ad una possibile diserzione totale dei fotografi classicisti, quelli per intenderci legati al cartaceo in maniera simbiotica, morbosa e ingiustificata.

Nuotando controcorrente come fanno i salmoni, abbiamo iniziato la nostra “battaglia” e, così come era successo non molto tempo prima alle macchine fotografiche analogiche, compresi i relativi rullini fotografici, anche questa volta la resa e l’accettazione del nuovo che avanza è stata totale. Lo “Tsunami tecnologico” è inesorabile.